L'Ex Distilleria di Barletta sorge su un'area di circa 4 ettari. Esempio pressoché unico nella regione di ampio insediamento della produzione agroalimentare nato nel XIX secolo, l'ex distilleria è stata a lungo il più grande stabilimento pugliese di trasformazione dei prodotti agricoli e la più grande distilleria dei sottoprodotti della vinificazione del Mezzogiorno. La sua costruzione fu avviata nel 1882 e la sua pregevole configurazione architettonica è il frutto di un succedersi di oculati ampliamenti e aggiornamenti. Il complesso ha un alto valore demo-antropico dovuto al suo legame con la fase storica in cui Barletta maturò la propria vocazione vitivinicola. La sua attività si protrasse fino alla metà degli anni Settanta del Novecento. Negli anni successivi la sua area fu individuata come sede di un intenso programma di edilizia residenziale che implicava la demolizione del complesso; destino che venne scongiurato dalla mobilitazione delle associazioni cittadine riunitesi nel Forum per il Riuso della Ex Distilleria (FRED), che condusse all'emanazione di un Decreto di tutela da parte del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (21 agosto 1990) e all'acquisizione del complesso da parte del Comune (2004). Tenendo conto del suddetto Decreto qui si possono descrivere gli edifici più rilevanti dello storico complesso che purtroppo conosce da anni un progressivo degrado. 1. Il Corpo principale (l'edificio più antico) è caratterizzato da: un gioco di doppie spiovenze dei tetti con cornicette a banderuola in ghisa, poggiate su colonnine con capitelli dello stesso materiale; due consistenti corpi laterali alle spalle dei quali svettano due torri destinate originariamente alla distillazione; la presenza di un lungo fabbricato che si sviluppa sul lato destro verso il retro. Particolarmente suggestivo, inoltre, è lo spazio di connessione fra le due ali del nucleo centrale, ancora caratterizzato da una copertura finemente lavorata in metallo e vetro, e da capriate realizzate con travi reticolari in ferro, poste su mensole in ghisa. 2. La Palazzina degli uffici della finanza – destinata in origine al monitoraggio della produzione di alcool – si sviluppa su due livelli ed è coronata dal tetto a padiglione concluso da mantovana analoga a quella delle pensiline del corpo principale. Collocato in adiacenza a quest'ultimo, l'edificio comunica con esso attraverso le sue pensiline. 3. La Palazzina per uffici e abitazioni – edificata nel 1905 – è caratterizzata da: una sobria e compatta volumetria su tre livelli, fermata a cantonali a dente di sega e bugnato martellato; un tetto a falde con copertura in coppi; un fronte ritmicamente scandito da finestre e porte-finestre. 4. Il Fabbricato destinato a magazzino per la conservazione del cognac – costruito nel 1906 e ubicato in adiacenza all'area della storica "Cantina sperimentale" – si caratterizza per la versatilità e la facilità di accesso e fruizione dei suoi ambienti distribuiti su un unico livello. 5. Altri ambienti di notevole importanza, infine (l'abitazione del direttore, gli spazi dei macchinari per la macinazione delle carrube, la tinaia, etc.), pur in stato di particolare degrado, sono ubicati alle spalle del corpo principale.
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