La storia del Cotonificio Borghi ebbe inizio nel 1819, quando Pasquale Borghi impiantò a Varano un filatoio meccanico ad acqua per la filatura del cotone in un vecchio mulino di proprietà sul canale Brabbia. Nel 1841 si ebbe un primo ammodernamento dello stabilimento con l’introduzione di una macchina motrice a vapore che permise un notevole aumento della produzione e degli operai. Il boom si ebbe però nel 1904 con la costruzione della nuova filatura, che vediamo ancora oggi: un edificio mastodontico con grandi e luminosi saloni, intervallati da 4 alte torri con le scale e i serbatoi per l’acqua; collegato alla stazione ferroviaria di Varano; dotato di un convitto per gli operai. Ma qui iniziò anche il lento ed inesorabile declino della famiglia Borghi. Intorno al 1980 la “T.B.M. partecipazioni S.p.A.” acquistò l’edificio della tessitura, lo sottopose ad attenti restauri e vi installò la “Varano Borghi 1819”, riportando nello storico stabilimento le tradizionali lavorazioni.