La chiesa dei Disciplini, sede del Museo Civico, è sorta verso la fine del 1400 e conserva un ciclo di affreschi imponente, circa 350 mq. dipinti, attribuito ad Orazio De Rossi, da Remedello, nella seconda metà del 1500, come confermato in una recente ricerca archivistica. Gli affreschi, restaurati nei primi anni del 1980, sono rimasti pressochè ignorati e sconosciuti al grande pubblico, poichè non è mai stata fatta una critica integrale sia artistica che storica, tolti gli apprezzamenti e le citazioni parziali pubblicate in occasione dei restauri, ed in monografie di carattere storico locale. Ai lati dell'unica navata col soffitto a volta ribassata, gli affreschi parietali narrano, in ventiquattro scene, la vita di Cristo, divise tra loro da finte paraste; negli oculi superiori, collocati su piedritti, si alternano Profeti e Sibille che reggono i cartigli esplicativi coi corrispondenti versetti biblici. Le vele soprastanti ogni scena sono affrescate con motivi a «grottesca» ed il soffitto a finti cassettoni. Nella parete di fondo, l'affresco centrale rappresenta una Madonna in trono col Bambino sulle ginocchia ed alcuni santi che le fanno da corona; alcune di queste figure appaiono di mano diversa e precedente a quella del resto del ciclo. Di spicco per notorietà, è una copia del cenacolo leonardesco, probabilmente derivata da un'altra copia esistente nella cattedrale di Asola, datata 1516.