Esino Lario è un comune di circa 700 abitanti posto ad un'altitudine di 900 m. slm. Addentrandosi nei territori di Esino, ciò che colpisce al primo sguardo è lo spettacolare scenario naturale apparentemente aspro, che cela un ambiente aperto e soleggiato; la dorsale montuosa, dominata dalla Grigna Settentrionale, accoglie e protegge il paese di Esino Lario, che giace immobile e attento, immerso in una fitta vegetazione di latifoglie e conifere. Esino Lario, la Perla delle Grigne, porta nel suo nome il forte legame con le terre rivierasche: da sempre terra di conquista e crocevia di scambi tra le popolazioni lariane e quelle della Valsassina, Esino nasce dall'unione nel 1927 dei borghi di Esino Superiore o Crès – sorto da tribù celtica – ed Esino Inferiore o Psciach – di origine romana. Le vecchie case in pietra, le vie e le stradine dei centri storici trasmettono l'incanto e la visione di tradizioni, usi e culture che caratterizzano una distinzione di stirpe che lo scorrere del tempo non ha cancellato, ma solo addolcito. Punto di incontro tra le diverse culture è la religione, che ha da sempre scandito i ritmi e la quotidianità delle popolazioni locali; in ogni angolo significativo del territorio si possono ammirare testimonianze della devozione popolare: la Chiesa di Sant'Antonio Abate a Esino Superiore e la Chiesa di San Giovanni Battista a Esino Inferiore; la chiesetta di San Pietro ad Ortanella, di origine medioevale, posta nei pressi del Sentiero del Viandante e la Chiesetta di Cainallo, vicino al sentiero che conduce alla Grigna Settentrionale. Girovagando per il territorio si incontrano poi innumerevoli cappellette, o gisoei, che riportano le effigi di Santi Protettori, legati soprattutto alla tradizione rurale. Ma è la Chiesa di San Vittore ad unire in un'unica Parrocchia le popolazioni di Crès e Psciach, edificata sui ruderi – si dice – di un antico castello. La Chiesa Parrocchiale di S. Vittore custodisce al suo interno alcuni splendidi esempi dell'arte e della creatività locale, tra cui alcuni arazzi creati dalla Scuola di Arazzeria di Esino Lario, la straordinaria sacrestia lignea, i confessionali ed il battistero realizzati nel '600 da un artigiano locale. Vale citare la straordinaria Via Crucis, opera in bronzo realizzata negli anni '30 dal Maestro Michele Vedani che costeggia lo sperone di roccia e conduce alla zona del Castello e alla citata Parrocchia. Un territorio ricco di storia e di cultura, quello di Esino Lario, custodito in un impareggiabile ambiente naturale, ricco di fossili e minerali, che da secoli attraggono visitatori e studiosi – tra cui Leonardo da Vinci. Attraverso i numerosi sentieri e le mulattiere che percorrono l'intero territorio si scopre il fascino di una natura intatta, tutelata dal Parco della Grigna Settentrionale, in cui l'intero territorio di Esino Lario è inserito. Ambiente, storia, cultura si mescolano nella quotidianità di Esino Lario, e sono raccontati nelle sale del Museo delle Grigne, il piccolo gioiello etnografico che ripercorre l'evoluzione del territorio, dalla sua origine sino alla storia più recente. Raccoglie l'intera collezione di fossili – catalogati dall'Abate Antonio Stoppani – reperti storici di origine celtica e romana e attrezzi rurali. Nelle sue sale si attraversa quindi la storia di una comunità molto legata alle proprie radici ed al contempo attenta ed attiva nella vita della comunità lariana e non soltanto. Per le sue peculiarità e per il forte attaccamento alle radici, alla propria cultura e alle proprie tradizioni, Esino Lario è stato riconosciuto dalla Regione Lombardia Ecomuseo delle Grigne. da: www:museodellegrigne.it Un viaggio nel territorio delle Grigne, dalle sue origini sino ad oggi Il piccolo Museo delle Grigne di Esino Lario contiene importanti collezioni che danno, in chiave locale, il senso degli eventi geologici e della storia dell'uomo. La collezione del Museo delle Grigne comprende reperti arche