Si tratta del convento e della chiesa che sorgono abbarbicati alla roccia sotto il monte e la rupe di Rosara. Dal suo antico loggiato si gode di un panorama mozzafiato. Il luogo ha qualcosa di magico anche ora che sta crollando. La storia di questo luogo si perde nella notte dei tempi quando civiltà piceno-romane vi si recavano per adorare la dea natura in seguito alle dominazioni barbariche i riti pagani vennero sostituiti dal culto della guerra e del guerriero. In seguito ci fu il periodo cristiano che cerco’ di indirizzare i culti pagani verso il corretto culto cristiano, cosi’ il guerriero lasciò il posto al santo guerriero, San Giorgio appunto. Questo monumento ha resisitio per secoli assolvendo funzioni diverse, da eremo a convento fino a lebbrosario dove con la vicina fonte di acqua “salamacina” venivano curati i malati.