Su una collina poco distante dall'abitato, sorge l'Eremo dei Santi Cosma e Damiano, i due fratelli medici che subirono il martirio sotto Diocleziano.
La Chiesa fu costruita sui ruderi di un tempio pagano molto antico, ma si hanno notizie della costruzione soltanto dal 1130. Questo tempio era dedicato al culto di Priapo, dio protettore della virilità. Con l'avvento del Cristianesimo, tale culto è continuato e non a caso furono scelti i due santi medici come titolari della nuova Chiesa.
Durante il diciottesimo secolo, un diplomatico inglese, William Hamilton, descrisse con una lettera la permanenza del culto di Priapo nel contado del Molise. Egli sosteneva che Priapo era stato sostituito con San Cosma, e che la sua celebrazione avveniva come si faceva per il dio pagano. In realtà l'autenticità della lettera è messa in dubbio per una serie di motivi tra cui l'anticlericità dello scrittore.
Fino a qualche secolo fa, facevano bella mostra o addirittura venivano portati in processione molti simboli fallici; la lanterna, di forma molto allungata, posta al di sopra del torrione, non è altro che un simbolo fallico. L'attuale struttura architettonica, con l'ampia scalinata d'accesso e il porticato, risale al Cinquecento. Il tempio ha il soffitto a cassettoni, molti affreschi che illustrano la vita e i miracoli dei due santi medici e una raccolta di ex voto. Ci sono infine delle leggende sul culto dei due santi tramandati oralmente nella cultura isernina.