Il nucleo originario dell'attuale Palazzo Episcopale è stato edificato probabilmente nel XIII secolo con funzione difensiva. Il palazzo, con le due possenti torri, aderisce fortemente allo sperone calcareo su cui è fondato, sulla cima del centro storico; la sua forma planimetrica, quasi una "C" aperta verso est, ha subito nel corso dei secoli numerose ristrutturazioni ...
La facciata dell'Episcopio
... il suo (ex) giardino ...
L'Episcopio di S.Andrea di Conza, divenuto residenza abituale estiva degli Arcivescovi di Conza, fu oggetto di continui restauri e numerosi modifiche ed abbellito con opere di pregio artistico, come il giardino pensile e la monumentale cascata.
Oggi di tale giardino rimane solo .... il ricordo dei più anziani.
Attualmente l'Episcopio ospita la sede comunale.
L'Episcopio e i suoi teatri
... e la "cascata"
"Nel giardino pensile dell'Episcopio un ruolo fondamentale è stato mantenuto dalla bellissima fontana monumentale del XVIII sec. di notevole valore artistico.
La fontana tutta in pietra calcarea locale è composta da tre cascate gradonate che facevano confluire l'acqua in una vasca quadrata inferiore con al centro un grande piatto, anch'esso in pietra ed è circondata da una balaustra.
L'acqua abbondante che attraversa(va) le tre cascate proveniva dal mulino La fonte e proseguiva fino ad alimentare altri cinque mulini, a poca distanza uno dall'altro, situati nel centro abitato.
Sovrastante la cascata centrale vi è situato lo stemma vescovile.
Questo bene artistico e storico è stato notevolmente danneggiato dal sisma ed è attualmente in corso di restauro a cura della Soprintendenza competente
Sin dall'origine ogni lato della vasca inferiore è costituito da quattro campiture di colonnine ad eccezione del fronte della fontana che ha una campitura a destra e a sinistra con all'interno due colonnine.
In totale la balaustra, in pietra, era formata da quaranta colonnine e quindici pilastri di cui quattro d'angolo ed è composta da una base continua lungo tutto il perimetro avente uno scalone rettangolare con un lato lavorato a cornice e gli altri semplicemente squadrati.
Il restauro prevede il rimontaggio della balaustra con il ripristino dei pezzi frantumati o scheggiati e l'integrazione di quelli mancanti da realizzarsi in pietra del posto sul modello degli elementi originari.
Per ripristinare l'originale funzione di invaso d'acqua della vasca si prevede la rimozione dell'attuale pavimentazione in pietra in forme (acciottolato e la posa in opera di lastre squadrate e scalpellate).
Il restauro è possibile anche grazie alla forte tradizione artigianale di S. Andrea ancora operante ed apprezzata sul territorio specie per la lavorazione della pietra, oltre che per il ferro battuto."