Il sito fu individuato e riconosciuto nel 1993 dal Prof. Alessandro Teatini nel corso di uno studio della pertica della colonia romana di Turris Libisonis. Le aree oggetto di indagine riguardarono le località di Ercoli e di Ezi Minori: in quest'ultima l'equipe individuó, oltre ai resti di un sito nuragico, un edificio di età romana costituito da un unico ambiente in parte interrato. Internamente risulta suddiviso in tre vani (A-B-C) di cui il vano A risulta quello meglio conservato, che sussiste in elevato fino alla copertura voltata a botte, quest'ultima presenta ancora l'intonaco con i segni in negativo delle canne che ricoprivano la centina. L' edificio è realizzato in pietre calcare, trachitiche e laterizi legati con malta bianca. La costruzione resiste attualmente per un'altezza di circa 3,50 m ma è difficile da individuare a causa della fittissima vegetazione. Nelle vicinanze dell'edificio si trova anche un pozzo.