La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale edificio di culto della città di Como, chiesa madre della diocesi omonima.
Situata vicino al lago, rappresenta uno dei più ragguardevoli monumenti dell'Italia settentrionale.
Una prima cattedrale dedicata a Santa Maria Maggiore venne costruita nel cuore di Como nel IX secolo, non lontana dal lago.
Alla fine del XIV secolo, il capitolo dei canonici decise di restaurare l'antica cattedrale; tuttavia, in seguito, si decise di ricostruirla ex-novo. La costruzione ebbe inizio nel 1396, dieci anni dopo l'avvio della costruzione del duomo di Milano. In una prima fase, rimasero in piedi sia la cattedrale vecchia che quella erigenda; poi, a partire dalla metà del XV secolo, l'antico complesso venne demolito per lasciare spazio a quello nuovo. Il primo architetto fu Lorenzo degli Spazzi di Laino, al quale successero, tra il 1426 e il 1453, Pietro da Breggia e, dal 1457, Florio da Bontà e Luchino Scarabota.
La facciata venne realizzata tra il 1447 e il 1489; essa, nel primo progetto, si sarebbe venuta a trovare o arretrata rispetto a quella del Broletto, oppure decisamente nel mezzo dell'antistante piazzetta; si decise perciò a quel punto di impostare la facciata allineandosi al Broletto, impostando poi di conseguenza la disposizione interna. Secondo alcuni racconti invece il Broletto era in origine più lungo di due arcate, sacrificate per far posto alla chiesa. Durante gli scavi vennero ritrovate alcune fondazioni che si pensò appartenessero alla parte mancante del Broletto ma studi più approfonditi hanno permesso di capire come invece in quella posizione si situasse il campanile di Santa Maria Maggiore, poi distrutto per fare posto all'ampliamento della chiesa, le campane furono provvisoriamente sistemate sulla torre civica che divenne da quel momento definitivamente il campanile della nuova chiesa.
I lavori per la costruzione terminarono nel 1770, con l'elevazione della cupola, opera di Filippo Juvara.
La facciata è stata interessata, recentemente, da importanti restauri: il primo risale al 1933 quando, per correggere lo strapiombo della facciata (che rischiava di crollare sulla piazza antistante), si è operato smontando le pietre della parte superiore e ricomponendole a piombo nella loro esatta posizione. Un ulteriore intervento, nel secondo dopoguerra, ha interessato il gugliotto che, colpito da un fulmine, aveva subito una torsione rimanendo però miracolosamente al suo posto. In seguito, si è intervenuto per salvaguardare le statue di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane poste ai lati del portale che, a causa dello smog ed altre impurità, rischiavano di essere corrose, si sono perciò posizionate, a protezione delle due statue, due teche di vetro. Altri interventi più recenti hanno infine interessato la sostituzione di alcuni marmi che compongono la facciata, eccessivamente rovinati.
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