La realizzazione della Diga del Molato e del bacino di compensazione detto Lago di Trebecco, nasce dall’esigenza di pianificare la regolamentazione delle acque per migliorare l’irrigazione a scopi agricoli nella Val Tidone. Il progetto è redatto nel 1920 dall’ingegnere Augusto Ballerio, affiancato dai consulenti: ingegnere Arturo Danusso per la parte statica e dall’ingegnere Claudio Segrè per la parte geologica. Sono due le imprese costruttrici che hanno eseguito l’opera: “Bonomi, Marinoni e Cavallazzi” (1921-1923) e “Riccardo Filippa” di Torino (1923-1928). La struttura ha un’altezza di 48 metri ed è a gravità alleggerita, con volte in calcestruzzo armato che scaricano il peso su 16 speroni. Gli inerti per il calcestruzzo sono stati cavati dall’alveo del Tidone e il cemento prodotto impiantando una cementeria in loc. Caminata. I lavori per la realizzazione della diga terminano nel 1928, l’opera viene inaugurata e attivata alla presenza dell'allora Capo del Governo Benito Mussolini.