La cripta di S. Cecilia si trova in contrada Conghia, nella lama omonima situata nel Giardino Botanico Lama degli Ulivi. Probabilmente fu commissionata dai monaci benedettini di Santo Stefano poichè la lama sfociava nell'attuale lido Santo Stefano, ove sorge l'abbazia-castello. La cripta è scavata nella pietra calcarenitica. è stata costruita per moduli quadrati, determinando l'altezza, la profondità, la larghezza e infine il piano di calpestio ed è stata probabilmente commissionata da un esponente del clero. Alcune testimonianze documentarie si trovano nella Bolla di Papa Alessandro III del 1180. La cripta aveva una funzione funeraria, come altre della zona. L'ingresso è costituito da una piccola porta che, oltre alla finestrella, era l'unica fonte di luce. è divisa in bema o presbiterio, la parte nella quale potevano entrare solo i sacerdoti per celebrare le funzioni, e naos, parte riservata ai fedel i. Nel presbiterio erano presenti anche alcuni sedili scavati nella roccia per i sacerdoti. L'abside non è profonda. Il bema e il naos erano divisi dal. templon, una struttura lapidea che separava le due zone della cripta, della quale è rimasta solo una traccia nel soffitto. Nella parete sinistra è presente un incavo murato che probabilmente dava accesso ad un ambiente attiguo. Tra la parete destra e i I soffitto sono ancora presenti sette mensole litoidi affrescate. Le pareti conservano numerosi affreschi databili al XII secolo. Entrando, a sinistra troviamo la scena del martirio di S. Lorenzo; segue la scena dell'Annunciazione con l'iscrizione latina Ave Maria gratia piena. Segue l'episodio della Visitazione, in Puglia esso è il solo esempio in cripta. Accanto troviamo delle tracce di affreschi di alcuni santi che è impossibile riconoscere. Nell'abside è raffigurata la Deesis, composta dalla Madonna, dal Cristo Pantocratore e da S. Giovanni Battista. Accanto troviamo i Ss. Bartolomeo e Anania. Sulla parete destra è presente il martirio di S. Stefano. Seguono una serie di s-anti, di cui uno è ben conservato: S.Marco, reso riconoscibile dall ' inserzione [San] [Mar]cus. Infine troviamo la Natività con i re magi, ma non è più leggibile. Il giardino ha anche lo scopo di divulgare e proteggere queste testimonianze storico- culturali. CON IL VOSTRO AIUTO CI RIUSCIREMO !!
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