COSTA DEI TRABOCCHI

ROCCA SAN GIOVANNI, CHIETI

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COSTA DEI TRABOCCHI
La Costa dei Trabocchi, il Porticciolo di Vallevò, il Trabocco Punta Tufano e la Grotta delle Farfalle sono il cuore di questo percorso storico-naturalistico. Il giallo e l'arancio degli agrumeti sulle colline si tendono verso l'azzurro e roccioso mare dal quale si ergono i meravigliosi e sorprendenti Trabocchi. Dal grazioso porticciolo di Vallevò si passa incredibilmente e in pochi metri, ad un ambiente boschivo che racchiude uno scrigno inaspettato di bellezze e valori naturali. Nel 1960, l'esperta manovalanza locale (li scuijarule), grazie al varco presente verso sud della scogliera artificiale costruita dalle Ferrovie dello Stato per limitare l'azione erosiva delle onde sulla costa, costruì il delizioso porticciolo di Vallevò. Nello stesso anno, per una strana coincidenza una balena dal peso di oltre 70 quintali e della lunghezza di quasi 20 metri, si incagliò, cercando riparo, all'interno della caletta di Punta Tufano. Inutili i tentativi dei pescatori e delle persone arrivate a prestare soccorso per liberare il mastodontico cetaceo. Da quel giorno il luogo fu conosciuto anche con il nome di "Punta della Balena". Foto d'epoca documentano l'evento. La costa è rocciosa, caratterizzata da piccole e suggestive calette. La zona collinare alle spalle del mare e` caratterizzata dalla presenza di avvallamenti, i cosiddetti Fossi, quello delle Farfalle, nella zona di Vallevò, è di particolare bellezza e valenza naturalistica. Interessanti sono i resti dell'originaria "Grotta" dalle pareti tappezzate di felci e licheni. L'alta e costante umidità permette lo sviluppo di una vegetazione rigogliosa tipica delle più ampie vallate fluviali, ricca di specie arboree e arbustive come pioppi, salici, olmi, più raramente l'ontano nero e la farnia ed una quercia dalle spiccate caratteristiche igrofile. Relativamente al regno animale, invece, comuni sono i mustelidi, in particolare la faina e il tasso, e i piccoli roditori come il moscardino e il topo quercino. Particolare interesse riveste la presenza dell'ormai raro granchio di fiume, il Potamon fluviatile. Una tradizione locale vuole che in alcuni periodi dell'anno la zona si popoli di migliaia di farfalle attratte dalle particolari e favorevoli condizioni ambientali. Lo storico Trabocco Punta Tufano è stato ricostruito nel 2004 con tecniche e materiali ed aspetto architettonico tradizionali.
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