Secondo la tradizione, intorno all'anno Mille, il normanno Ugone di Malmozzetto, per ordine del Re, obbligò la città di Lanciano di rinforzare il «fortilitium balistrarum in porta contro mare» e di unificare con mura i diversi nuclei urbani.
Il sistema difensivo era costituito, per gran parte, di bastioni che sfruttavano la naturale pendenza del terreno in vantaggio della città. Tra le più antiche vestigia delle fortificazioni antiche ci sono quelle visibili nel cortile del palazzo che affaccia sulla piazza dei Frentani, un tempo della famiglia Tucci, e dal quale lo sguardo poteva correre alla scomparsa Porta di Sant’Antonio Abate che dal Ponte dell’Ammazzo risaliva verso il quartiere di Lancianovecchio.