Via Costantinopoli venne realizzata verso la fine del XIII sec. con due differenti livelli: uno carrabile (inferiore) ed uno pedonale (superiore), riferibile all’ingresso della Chiesa di S. Maria privo della scala anteriore. L’aspetto odierno è quello conseguente ad una sistemazione della seconda metà dell’800. La Chiesa di S. Maria di Costantinopoli, seppure con numerose trasformazioni, conserva l’assetto di quella inaugurata dal Vescovo Vannini nel 1603. La chiesa si sviluppava su due piani: il primo, al livello del piano circostante, ospitava la chiesa; il secondo, l’ipogeo, era adibito ad oratorio della confraternita, Nel 1621 venne ricavato un terzo vano, sottostante l’ipogeo, destinato a cripta per le sepolture. Un confratello di S.M. di Costantinopoli, Francesco Ripa, concepì l’idea di istituire un Monte di Pietà sul modello di quello istituito nella città di Napoli per combattere l’usura alla quale erano esposte le classi più povere, Il 29 novembre 1538, sotto il regno di Filippo II di Spagna, il Viceré D. Pietro d’Ossuna concesse il regio assenso pere l’erezione del Sacro monte di Pietà nella città di Avellino: sulla facciata dell’edificio si può leggere la lapide con la seguente iscrizione: MONS PIETATIS ECCL S-M-C C-N D -1584.