CORPUS DOMINI

CREMONA

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CORPUS DOMINI
Il Corpus Domini forma, insieme al monastero di S. Benedetto e quello di Santa Chiara, il grande complesso del “Parco dei Monasteri” presente nella città di Cremona. Diversamente dagli altri due ex monasteri, il Corpus Domini presenta ancora oggi una certa unità di stile, nonostante le numerose manomissioni e mutilazioni avvenute nel corso del tempo. Quest’unità è visibile specialmente nel chiostro rinascimentale quasi interamente intatto, porticato su tre lati e con archi a tutto sesto che si appoggiano su eleganti colonne in cotto, visibile da via Chiara Novella. Il Corpus Domini nacque nel 1455, per volontà di Bianca Maria Visconti, che decise di trasformare uno dei suoi palazzi in monastero. Nell'arco dei secoli cambiò funzione diverse volte: alla fine del '700 si pensò di trasformarlo in ospedale militare, ma i lavori non iniziarono mai e tutta l’attività resto in sospeso fino al 1792 quando, per far fronte a nuove esigenze militari, l’imperatore ordinò l’immediata trasformazione in caserma (caserma Sagramoso). Nel 1832 la chiesa del monastero divenne addirittura una stalla. Dopo il termine della seconda guerra mondiale, la caserma Sagramoso, ex monastero del Corpus Domini, fu requisita dagli alleati che la destinarono a campo profughi per gli ebrei apolidi provenienti dell'est Europa. Dal 1945 al 31 agosto 1948, nelle tre caserme Pagliari, San Martino (ex monastero delle clarisse di Santa Chiara) e Sagramoso (ex monastero delle francescane del Corpus Domini), transitarono alcune migliaia di profughi ebrei. Nei locali del Corpus Domini c'erano il cinema del campo, la scuola d'infanzia, i dormitori e la sinagoga posta al piano primo, lato di levante affacciata su via Chiara Novella. Sul finire degli anni cinquanta l’edificio liberato anche da questi ultimi inquilini si avviò all’abbandono più completo: l’ala orientale del chiostro minore fu abbattuta e sull’area rimasta libera si costruì un condominio, mentre la chiesa e il lato contiguo del chiostro furono occupati da un’officina. Nel 2016 in occasione del P.A.F. (Porte Aperte Festival di Cremona) il monastero è parzialmente pulito e reso accessibile alla cittadinanza per due giorni. Dopo questa visita un gruppo di cittadini costituisce la Onlus Cremona Rinascimento con lo scopo di recuperare l'edificio. Il Corpus Domini è attualmente di proprietà del Comune di Cremona. Un ulteriore intervento di pulizia è stato eseguito a marzo 2018 in occasione dell'apertura del monastero per le Giornate FAI di Primavera.
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