Nella valle dell'Imo il maggiore polo di attrazione è il Convento Francescano SS. Trinità, ricco di storia e di arte, sede di cultura e faro luminoso di fede. Le origini sono certamente del sec. XV; notizie non documentate vorrebbero anticipare di due secoli la presenza francescana. La data più sicura, 1695, si trova sull'arco trionfale della Chiesa e forse è da riferirsi solo alle decorazioni del soffitto ligneo.
La Chiesa è a croce latina, nell'interno vi sono 14 cappelle di famiglie gentilizie, vi sono affreschi del sec.XVII e XVIII, dieci statue lignee della scuola di Nicolo Fumo, fondatore e guida di una scuola che ha fornito capolavori di scultura in tante parti d'Italia, un organo di grandi proporzioni, un coro ligneo datato 1710.
Le origini di un nucleo più antico sono testimoniate da una lastra tombale del 1472 che riporta il nome di Giulio de D. Barbato e che si trova sul pavimento , a destra dopo l'ingresso.
Gli affreschi della parte alta allegorie e del coro Immacolata- S. Francesco ecc sono di Michele Ricciardi, come pure due affreschi nel chiostro ed uno nel refettorio Gesù servito dagli Angeli dopo le tentazioni nel deserto. La sacrestia è ricca di mobili lignei intarsiati e intagliati datati 1648 e sono opera firmata da Frate Innocenzo da Francavilla. Nel soffitto vi sono tre tele settecentesche che fanno parte della gloria e della storia francescana. La pala d'altare che rappresenta l'Immacolata con molti simboli biblici mariani è di Giovanni Battista Lama e risale alla fine del '600; la sua sistemazione originaria era nella cappella dell'Immacolata, a destra del coro; da alcuni anni è collocata sull'altare maggiore.
Il chiostro è di stile quattrocentesco e misura m. 13 x 13, riporta scene della vita di S. Francesco e molti medaglioni di Santi francescani.
Nei secoli scorsi in alcuni locali del Convento vi è stato anche un lanificio. Il Convento è stato sempre sede di studi per i giovani aspiranti all'Ordine francescano e per molti altri che vivevano in un Convitto che occupava l'attuale secondo piano costruito nel 1949.
La biblioteca conserva oltre 7000 volumi, alcuni incunaboli e nove corali miniati da Fra Bernardo da Rometta; vi sono mobili lignei e tele di pregio conservati all'interno del Convento. Attualmente la biblioteca è specializzata per opere di storia e di spiritualità francescana.
In alcuni locali ricavati da vecchie cisterne, con accesso indipendente, è sistemata la Mediateca comunale ed ivi ha sede anche un notevole patrimonio di arte moderna; frequenti sono gli incontri culturali e le iniziative di valorizzazione del territorio.