Fondato nel 1380 dai Sanseverino, gli stessi che vollero pochi anni prima la Certosa di San Lorenzo, il Convento dei Frati Minori di Padula cominciò ad essere abitato dal 1422, quando furono completati il bel chiostro gotico (poi affrescato) e la casa conventuale. Da allora e fino ad oggi, a parte la parentesi napoleonica e una breve interruzione una trentina d'anni fa, la comunità francescana è rimasta un punto di riferimento costante e immancabile per le tante generazioni di Padulesi accorse all'altare del Santo Poverello, pur nell'avvicendarsi dei Frati imposto dalla Regola. Col passare dei secoli, l'arte ha impreziosito la Chiesa, facendone uno scrigno di tesori: le bellissime sculture lignee quattrocentesche dei ss. Vito, Donato e Lucia e, in seguito, dell'Immacolata e dei ss. Francesco d'Assisi, Antonio da Padova e Abate, Diego; il rivestimento delle ogive gotiche con stucchi dorati e con i mirabili cicli pittorici del Palmieri e del De Martino, attivi nell'attigua Certosa nel primo '700; il sobrio portico tardo rinascimentale, antistante al portale d'ingresso datato 1645 e frutto della perizia dei nostri scalpellini; le tele di stampo caravaggesco della navata laterale aggiunta all'aula primigenia; il campanile maiolicato completato a fine '800.