La Chiesetta dell’Ex Convento si trova nella Piazza Convento a San Ferdinando (RC)
San Ferdinando, comune sito nella Città Metropolitana di Reggio Calabria, si affaccia sul Golfo di Gioia Tauro in un territorio completamente pianeggiante: la sua altezza massima sul livello del mare è di 44 metri.
San Ferdinando ha origini antiche quasi tanto quanto le vicina Rosarno (l’antica Medma). Le prime notizie ufficiali, tuttavia, risalgono al 1037.
Come molti territori calabresi, e in particolare della Piana di Gioia Tauro, anche San Ferdinando fu devastato dal Terremoto del 1783, a causa del quale la Valle del Mesima sprofondò di quasi un metro provocando profondi cambiamenti del territorio con l’insorgere di laghi e paludi e il conseguente insorgere di malattie come la malaria, che dimezzò la popolazione nel XIX secolo.
In risposta a queste calamità il governo decise di ricostruire San Ferdinando tramite un piano finalizzato a migliorare l’accesso per mezzo della costruzione strade e ponti e il miglioramento della qualità ambientale tramite la bonifica delle paludi malsane e laghi.
Nel 1818, il re Ferdinando I una volta autorizzato un progetto di governo finanziato per la bonifica di zone umide a Rosarno, mandò come proposto dal generale Vito Nunziante, che iniziò ad avere subito familiarità con gli agricoltori locali.
La città che era nota come “Casette”, per via delle tipiche abitazioni piccole e basse, è stata ribattezzata San Ferdinando in onore del Re, che ha sponsorizzato lo sviluppo del territorio.
San Ferdinando possiede un pregevole ed interessante patrimonio culturale, tra cui il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale ad opera del noto artista polistenese Francesco Jerace (inaugurato nel 1926), le chiese “del Perdono”, “della Madonna Immacolata”, “della Madonna del Carmine” e “di San Ferdinando”,
voluta dallo stesso Generale Nunziante nella metà del XIX sec. e descritta dai documenti come una delle chiese più grandi del circondario.
Di particolare interesse dal punto di vista storico – antropologico è la Chiesa dell’Antico convento sita nell’omonima piazza, oggetto del presente progetto.
Il Convento testimonia l’ultima memoria storica di questo Centro. Le sue origini hanno una data precisa: 1890; in quell’anno infatti, Salvatore Nunziante, terzo figlio del Generale Vito, ne ordinò l’edificazione per ricordare la concessione del titolo di Marchese di Albano da parte di Ferdinando II. L’abbandono all’incuria dei tempi si consuma nel nostro secolo. Scarse sono le fonti bibliografiche a disposizione ai fini di condurre ulteriori ricerche storiche, tuttavia il Convento assume particolare importanza dal punto di vista antropologico, in quanto nella memoria locale sono presenti diverse vicende e leggende che si sono susseguite negli anni successive alla sua edificazione.