Sorse nel Trecento come rifugio per i Frati dell'Opinione, condannati come eretici. Nel 1420, vi si insediò il Beato Tommaso da Firenze, denominato poi da Scarlino; successivamente passò agli Osservanti di San Bernardino; intorno al 1460 fu interamente ricostruito. Nel secolo XVI fu ripetutamente attaccato e saccheggiato dai saraceni. Nel 1809, nell'ambito delle soppressioni napoleoniche, fu alienato e trasformato in casa colonica.
I ruderi pervenuti, benché parzialmente invasi dalla vegetazione, consentono di individuare l'impianto quattrocentesco del convento e della chiesa a navata unica. Accanto al convento, i ruderi di una piccola cappella, adibita a sepoltura dei beati Tommaso da Firenze e Ladislao d'Ungheria.