L'origine del complesso conventuale di Colle dell'Oro è strettamente legata alla presenza di San Bernardino da Siena. Il santo scelse personalmente il luogo di fondazione, una collina alle spalle della città di Terni, che deve il suo nome alla presenza di boschetti di alloro. Il toponimo infatti deriva dal termine latino laurum, che indica appunto la pianta di alloro che nel linguaggio comune è stata deformata in oro. Il cantiere del cenobio venne intrapreso nel 1441 ed in meno di un anno venne realizzata una chiesa ed un primo nucleo intorno ad un chiostro porticato. Vi si insediarono gli Osservanti, ma i primi decenni furono molto difficili a causa della franosità del terreno che minacciava di far crollare l'intero complesso. Per questo venne fondato un secondo convento nella zona a sud della città di Terni, dedicato a Santa Maria delle Grazie. Il complesso non venne tuttavia abbandonato e vennero realizzate opere di sostruzione e piantumazioni di alberi ad alto fusto per il consolidamento del terreno. Con il passaggio ai Riformati nella seconda metà del Cinquecento si assistette ad una rinasciata del convento, che venne notevolmente ampliato. Ulteriori importanti lavori vennero realizzati nella seconda metà del Seicento, con l'ampliamento della chiesa realizzando un avancorpo per accogliere l'organo e la demolizione della volta sostituito da un soffitto ligneo decorato. Notevoli danni vennero provocati dallo sciame sismico del 1703 che portarono ad una ricostruzione pressochè totale dell'edificio. Con l'unità d'Italia i frati dovettero lasciare il convento, la chiesa passò alla Diocesi ed elevata in parrocchia mentre il complesso ospità la sede estiva del Convitto comunale. Nel novecento nuovi danni vennero provocati dal terremoto del 1929 che portò a nuovi importanti lavori. Da allora il complesso venne destinato a Casa di Riposo per anziani, funzione che mantenne fino agli anni '80 del Novecento. Da allora finita questa funzione la struttura venne abbandonata e subì un progressivo e sempre maggiore degrado.