Le note storiche esistenti riferiscono che questo convento fu in prima un Ospizio dell'abbazia di Chiaravalle, costruito intorno all'anno 1100, usato per curare e far soggiornare i monaci colpiti dalle febbri malariche provocate dai laghetti e dalle paludi della selva di Castagnola. Questo fu dato a San Francesco dai Monaci dell'abbazia per un canone annuo di due libbre di cera, pagato poi per 280 anni fino a che Papa Giulio II diede l'Abbazia in commenda . Le circostanze dell'acquisto invece sono diverse secondo gli storici. Una tradizione, seguita da più cronisti riferisce che San Francesco, reduce dall' egitto passando per Ancona si sia presentato all'ospizio per chiedere l'elemosina e si sia fermato per qualche tempo per assistere gli infermi. Quando l ammalato prendeva il cibo o le bevande dalle sue mani, questo guariva miracolosamente. Lo stesso Abate di Chiaravalle, recatosi sul posto per accertarsi delle voci sulla presenza del Santo, sarebbe stato colpito da un improvviso morbo e da lui guarito. In cambio del servizio prestato San Francesco manifestò il desiderio di avere quell'ospizio per fondarvi un convento del proprio Ordine e l'ottenne. Un'altra tradizione si limita a dire che il Santo Patriarca predicando in Ancona, raccolse l'ammirazione e la devozione di tutti e fra loro anche di alcuni abitanti di Castel d'Emilio che gli manifestarono il desiderio di avere un luogo a lui dedicato. L’Architetto Francesco Maria Ciarrafoni (allievo del Vanvitelli) nel 1778 ristrutturò la chiesa ampliandola e decorandola. La chiesa è stata chiusa al culto agli inizi degli anni Sessanta.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis