L'intero complesso della chiesa e convento dei Cappuccini risale al XVII secolo e si trova nell'area cimiteriale dell'isola. Si accede alla chiesa a navata unica, da una cappella laterale posta sul lato sud, ed all'interno è possibile ammirare pregevoli stucchi di epoca tardo settecentesca. Sull'altare maggiore vi è la macchina lignea in legno di noce, opera di Fra Felice e Fra Serafino di Acireale, ed un dipinto raffigurante l'Immacolata con Santi e Cherubini, di Padre Feliciano da Messina (sec. XVIII). La devozione francescana emerge anche in altre opere ivi conservate quali il dipinto raffigurante San Felice da Cantalice che porge il Bambino alla Vergine (sec. XVIII) ed un dipinto, di minori dimensioni, con l'Estasi di San Francesco. Alla chiesa appartiene un ricco corredo di paramenti liturgici tessili ed arredi sacri in argento. La sagrestia venne adibita a cappella cimiteriale sia di laici che di ecclesiastici. Dal 1978 al 2005 alcuni locali del convento, in collegamento diretto con l'edificio chiesastico tramite la cantoria, furono concessi dal Comune a famiglie di terremotati. Il locale al secondo piano destinato a biblioteca è occupato e gestito dalla biblioteca comunale e ospita dodici incunaboli e rarissimi libri del Cinquecento, già appartenuti all'ordine dei Cappuccini.