Costruito nel 1631, accanto alla seicentesca chiesa di Sant’Antonio, fu convento dei Cappuccini fino al 1783, quando subì ingenti danni nel terribile terremoto che colpì Calabria e Sicilia. In seguito passò ai Padri Paolotti che nel XIX secolo lo fecero restaurare e ampliare. Divenne in seguito ospedale, quartiere e carcere militare per poi ritornare ai Cappuccini, benché non più utilizzato. Unicum in tutto il territorio vibonese, l’intero complesso si articola intorno a due cortili, uno cintato da corpi di fabbrica sui quattro lati, l’altro mentre delimitato da un corpo ad “L”, che permette di avere una straordinaria veduta sulla città e sul mare. Viene eccezionalmente aperto per le Giornate FAI di Primavera.