L’antico Convento dei frati Agostiniani di Penne fu soppresso e abbandonato nel 1809 ma restò ancora in piedi e sostanzialmente intatto per tutta la prima metà dell' Ottocento mentre arrivò all' inizio del Novecento come rudere, con pochi vani ancora agibili. Dell' originaria struttura si conservano memorie degli affreschi del refettorio, realizzati nel 1475, e si ricostruisce l’impianto a partire dal chiostro, oggi largo Sant’Agostino. L’intero volume fu ricostruito negli anni 1930-1932 in parte sulle fondamenta del Convento Agostiniano, su disegno dell’architetto Pio Ferretti, per poter essere nuovamente utilizzato dai frati francescani Conventuali, tornati a Penne nel 1923. L’edificio realizzato in mattoni a faccia vista, presenta cinque livelli di piano, di cui tre fuori terra e due interrati, con un assetto pressoché simmetrico e ambienti molto grazie alla presenza di ampie aperture nel fronte a sud.