CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI

MELPIGNANO, LECCE

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CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI
L’ex Convento degli Agostiniani è il luogo dei cuori. Di tutti coloro che in una magica notte d’estate risvegliano la “taranta”, in un tripudio di voci, balli e suoni. Il complesso conventuale infatti diventa, nel penultimo sabato di agosto, la suggestiva scenografia della “Notte della Taranta”, il più grande festival di musica popolare d’Europa, che accoglie centinaia di migliaia di persone provenienti da ogni angolo del mondo. L’ex Convento nasce intorno al 1573, quando l'ordine degli Agostiniani riceve in affidamento la Chiesa del Carmine in risposta alle esigenze della Chiesa di Roma, intenta a confermare la supremazia del rito latino su quello greco-bizantino, diffuso nel Salento già da diversi secoli. Melpignano, così come gli altri 12 Paesi, fa parte della Grecìa salentina, un’oasi ellenofona in cui ancora oggi si parla il griko, una lingua neo-greca. L’intero complesso è considerato uno dei più belli esempi del barocco in provincia di Lecce: il grande chiostro con la splendida balconata a nove archi e la vera del pozzo con l’aquila a due teste, simbolo della famiglia Castriota Scanderberg, fanno da sfondo ad importanti eventi culturali. Le incisioni latine, poste sulle architravi delle porte invitano chiunque varchi quella soglia a non sentirsi straniero: “Ostium meum viatori patuit” [Giobbe 31:31] recita un’iscrizione. La Chiesa, dedicata alla Madonna del Carmine reca le firma del più illustre architetto seicentesco Giuseppe Zimbalo e del capo mastro Francesco Manuli. La sua facciata è un trionfo di putti, animali, fiori e merletti, che posti sul fregio dei due ordini della facciata, incorniciano il nome del mecenate, Monsignor Raffaele Monosi. Il portale è caratterizzato da due coppie di colonne finemente decorate che sorreggono una trabeazione sormontata dalla statua della Madonna. L’interno, a navata unica, è ricco di altari barocchi. A seguito delle soppressioni napoleoniche, l’intero complesso subisce un inesorabile declino, fino al 1981, anno in cui l’Amministrazione comunale acquista il bene e avvia i lavori di restauro, permettendo così la fruizione del pian terreno. Oggi il complesso necessita di lavori di manutenzione straordinaria con il restauro delle facciate e dei lastricati solari, oltre che il restauro dell’interno della Chiesa compromessa a causa di alcune infiltrazioni. L’ex Convento degli Agostiniani oggi è uno dei gioielli architettonici più belli e rappresentativi della piccola comunità salentina, in grado di coniugare storia, cultura, tradizione e folclore.
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