La storia di Napoli passa anche e soprattutto dalla sue piazze, una di queste è Piazza Monteoliveto, uno slargo che unisce idealmente Calata Trinità dei Monti e piazza Carità (via Toledo).
Lo storico slargo del centro storico partenopeo ospita la quattrocentesca chiesa di Santa Sant’Anna dei Lombardi e una bellissima fontana barocca dedicata a Carlo II di Spagna.
La piazza, chiusa su tre lati e costruita su terreno dalla pendenza molto accentuata, prende il nome dalla splendida chiesa Santa Maria di Monteoliveto. L’edificio religioso, oggi conosciuta come Sant’Anna dei Lombardi, faceva parte del vasto Monastero dei monaci Olivetani fondato in epoca Angioina (1411) per volere di Guerello Origlia cavaliere del sedile di Porto.
Non lasciarti ingannare, la facciata quasi anonima della chiesa nasconde moltissime sorprese artistiche ed architettoniche. Vuoi scoprire la sua storia? Per un approfondimento leggi il nostro post Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi.
Molte delle monumentali fontane di Napoli oltre all’approvvigionamento idrico della città avevano finalità politico-celebrative.
La Fontana di Carlo II (re di Spagna a soli 4 anni), più nota tra i napoletani come fontana di Monteoliveto, è una delle rare fontane storiche di Napoli rimaste nel luogo in cui furono edificate.
Un monumento barocco del 17° secolo costruito per volere del viceré Don Pietro Antonio d’Aragona e finanziato dalla città e degli abitanti della zona. Tra questi c’era il duca di Gravina, proprietario del palazzo omonimo posto proprio di fronte alla fontana; oggi è sede della facoltà di architettura della Federico II.
I lavori iniziarono nel 1669 e si protrassero per alcuni anni, a causa di innumerevoli litigi sul progetto definitivo. Alla sua costruzione parteciparono i più importanti marmisti e artigiani del bronzo del Regno: Mori, Santabarbaro, Lazzari e Mazzetti per il marmo; la statua in bronzo del re viene eseguita da Francesco D’Angelo su disegno del Fanzago.
Alla base c’è una vasca polilobata a tre braccia, con al centro uno zoccolo anch’esso sagomato; su questo secondo stadio si alternano tre aquile, poste su vaschette a forma di conchiglia, e tre leoni che reggono tra le zampe anteriori gli stemmi della città, del re e del vicerè.
Al centro si sviluppa un’obelisco piramidale su cui poggia la statua in bronzo di Carlo II di Spagna. Una leggenda popolare racconta che lo sguardo del re fanciullo è rivolto verso un luogo dove è sepolto un favoloso tesoro.
La fontana di Monteoliveto, è oggi protetta da una recinzione anti-vandali.