CONSERVATORIO DI SAN LINO IN SAN PIETRO IN VOLTERRA.

VOLTERRA, PISA

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CONSERVATORIO DI SAN LINO IN SAN PIETRO IN VOLTERRA.
Conservatorio di San Lino in San Pietro di Volterra L’istituzione dei Conservatori della Toscana ha avuto origine nei primi decenni del secolo XVIII, come luoghi pii di ritiro e istruzione, dipendenti più o meno, a secondo dei casi, dall’autorità ecclesiastica. Sul finire del secolo XVIII i Conservatori furono rivendicati dall’autorità governativa alla laicità. Ciò avvenne, in particolare, con il “Motu Proprio” del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena del 21 marzo 1785 e con il successivo “Regolamento generale per i nuovi Conservatori” del 6 settembre 1785. Con Regio Decreto 6 ottobre 1867 i Conservatori furono posti alle dipendenze del Ministero dell’Istruzione Pubblica. In fine con il Regio Decreto 23 dicembre 1929, sul “ Riordino degli Istituti Pubblici di educazione femminile, fu ribadito che i Conservatori della Toscana costituivano “ Istituti Pubblici di Educazione Femminile”, dipendenti dal Ministero della Pubblica Istruzione. Il Conservatorio Di San Lino In San Pietro è vissuto, dunque, nell’ordinamento della Repubblica come Istituto Pubblico di educazione femminile, dipendente dal Ministero della Pubblica Istruzione, disciplinato dalle norme dei RR. DD. N .2352 del 1929 e n. 1312 del 1931.’Ente è stato amministrato da un Consiglio formato da un Presidente e due Consiglieri nominati dal Provveditore agli Studi di Pisa. L’Istituto vive oggi come Fondazione di diritto privato per adeguamento di quanto disposto dalla Legge 3 febbraio 2006, n 27. Storia dell’immobile La struttura muraria del Conservatorio sorse nei primi anni del secolo XVIII, per volere delle monache Camaldolesi che abitavano il Monastero di San Marco, edificato nella prima metà del Cinquecento, nei borghi della città. Il Conservatorio di San Lino in San Pietro ha sede in un vasto edificio, formato da più corpi di fabbrica. La parte principale è costituita dall’antico monastero di San Marco in San Pietro di forma quadrilatera con vasto chiostro interno. Il nucleo originale, per vicissitudini legate alla storia volterrana, attraverso modifiche, ampliamenti, rimaneggiamenti, completamenti e acquisti, raggiunse nel tempo le attuali condizioni di uso e di aspetto. Nella sopraelevazione dell’ex oratorio di San Pierino, trovarono posto le scuole del Conservatorio sul finire del secolo XVIII. La sistemazione dei locali destinati per la scuola pubblica elementare trovò sede nei locali dell’ex Oratorio di San Pierino nel corso dell’anno 1835-36. Nella prima metà dell’Ottocento questi locali furono completamente ristrutturati Verso il 1850 fu costruito un nuovo edificio costituito dal piano terreno e il primo piano nell’area del parco esterno ed adibito per infermeria ad esclusivo uso dell’educandato. Il 14 agosto 1846 un forte terremoto scosse buona parte della Toscana e in tale occasione anche il Conservatorio fu notevolmente danneggiato, fu costruito un nuovo piano sopra la chiesa dell’ex Compagnia di San Pierino ma l’intero corpo di fabbrica che si spinge nel parco interno e destinato per la scuola Tecnica fu completamente distrutto nel 1944 dal bombardamento americano per la liberazione della città dai nazifascisti La comunità femminile di S.Pietro ebbe la sua ragione d’essere in funzione della scuola, le cui allieve erano divise in due categorie: le educande o ospiti interne dell’educandato e le allieve esterne della scuola pubblica gratuita. Nel Conservatorio le ragazze ricevevano un’istruzione elementare, che si completava con rudimenti di economia domestica e con dosi massicce di lavori domestici – dal cucito al ricamo alle faccende quotidiane – e con una rigorosa educazione religiosa.”. Una delle finalità sarebbe quella di ripristinare le attivita’, naturalmente scevre da ogni fede religiosa e rapportate all’epoca attuale, ma sempre facendo riferimento alla tradizione manifatturiera, innata nella popolazione del territorio e della Toscana tutta.
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