Fondato nel 1103 dalla contessa normanna Giulietta, figlia del Gran Conte Ruggero, e donato alle Monache di Clausura e ai Padri Cluniacensi, divenne un monastero “duplice” ammesso dal Diritto Canonico. Deve il suo nome alla vegetazione di palme nane, le “giummare”, che crescevano nei terreni adiacenti. Il nome Valverde deriva, invece, dall’insediamento delle Monache Benedettine di Caltabellotta che nel 1401 vi portarono un quadro raffigurante la Madonna di Valverde. Nel tempo l’edificio subì diversi rifacimenti e ricostruzioni. Nel 1622, per timore delle incursioni dei pirati turchi, il complesso fu fortificato. Nel 1896 il monastero, divenuto pericolante, venne abbandonato dalle monache, che passarono nella Badia Grande. Nel 1914 la parte orientale fu demolita per la costruzione di una officina, mentre la parte occidentale fu utilizzata per diversi anni come dormitorio dal Regio Esercito. Sul lato occidentale del sagrato sorge la riproduzione della grotta di Lourdes.