Agli inizi dell’Ottocento la Chiesa di San Francesco, il suo campanile ed il convento francescano con le soppressioni napoleoniche diventarono il carcere cittadino.
Il convento venne diviso in modo da ospitare le celle carcerarie e una falegnameria nella navata centrale. Il campanile venne trasformato in modo da ospitare celle di rigore.
Il venerabile padre Lino Maupas, pur essendo del Convento osservante dell'Annunziata, qui visse e operò nel periodo in cui l'edificio non era più convento ma carcere. In una di queste si trova la cella che ospitò Gaetano Bresci, il regicida di Re Umberto I di Savoia. La cella del parmigiano Giovanni Guareschi, si trovava invece all'interno dell'ex convento.