Il territorio dell’Oltrepò Pavese appartiene alla Provincia di Pavia, provincia che si completa con la Lomellina e il Pavese. Posto nella parte più a sud della Lombardia, oltre il Grande Fiume Po, l’Oltrepò Pavese per la sua forma ricorda un grappolo d’uva – guarda caso – si caratterizza per avere un territorio prettamente collinare, ma anche, a nord un ampia zona pianeggiante che costeggia il Po, mentre a sud il territorio acquisisce caratteristiche montana con le pendici dell’Appennino, confine naturale con Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna.
L’Oltrepò Pavese, per la sua posizione geografica e per le sue attrattive eno-gastronomiche, culturali, religiose, storiche ed anche ambientali legate ad un’importante fattore di biodiversità, è un territorio che vale la pena di scoprire. Per le sue caratteristiche morfologiche e naturali offre una variegata vegetazione e in particolare tipicità culinarie legate alla stagionalità e ai prodotti della “terra” veramente unici.
L’agricoltura, con lo sviluppo dell’accoglienza turistica di questi ultimi anni, sono le attività principali. La filiera agricola è legata principalmente alla viticoltura sviluppata nella prima fascia collinare che fa dell’Oltrepò Pavese una delle prime zone a livello mondiale, prima in Italia, per la produzione di Pinot Nero.
La viticoltura in Oltrepò Pavese ha origini antichissime, i primi documenti scritti risalgono a Plinio e a Stranone che nel 40 a.C. passando con una legione romana scrissero “vino buono, popolo ospitale e botti in legno molto grandi”. Da non dimenticare che proprio in Oltrepò Pavese sono stati realizzati i primi Spumanti Metodo Classico (stessa tecnica dello Champagne francese) con la presa di spuma in bottiglia; a Rocca De’ Giorgi, infatti nell’800 furono impiantati diversi ettari di Pinot Nero da cloni francesi che daranno origine appunto al Metodo Classico Oltrepò Pavese, riconosciuto nel 2007 con la D.O.C.G.