la Chiesa risalente al XVII secolo, possiede una ricchissima raccolta seicentesca situata nella sacrestia della Collegiata nel cui interno barocco di forma neo-cinquecentesco sono conservati un organo Callido del 1771 e intagli lignei di Andrea Scoccianti, detto Raffaello delle Fogliarelle (1640-1700). Si tratta di una collezione di quadri, di suppellettili sacre, di antichi documenti e di paramenti liturgici. La maggior parte degli oggetti proviene dalle donazionie dal lascito di Giovanni Giacomo Baldini (1581-1656) medico nativo di Apiro che trasferitosi a Roma ebbe in cura il cardinale Scipione Borghese, papa Urbano VIII nel 1632. In seguito, la frequentazione della corte papale permise al medico apirano di conoscere artisti famosi e di diventare egli stesso collezionista. Da Roma, nel 1644, il Baldini, offriva alla chiesa una collezione di suppellettili sacre in argento e un reliquario in legno intagliato e dorato, oltre alle serie di calici, incisi a Jesi nel 1658, dovevano farne parte alcuni reliquiari ed alcuni busti in argento, tutti di provenienza romana, così come alcune tele tra cui si segnala il San Giovanni Battista nel deserto di Valentin de Boulogne (1594-1632). Altri dipinti di Andrea Lilli (1570c.-post 1652)