Timmari è un pianoro collinare boscoso del territorio comunale di Matera che culmina a 451 m. nel Monte Timbro. Località di interesse archeologico e storico, è stata per i materani sempre considerata una località di villeggiatura e dista 16 km dal centro di Matera.
La collina sorge sul lato sinistro del fiume Bradano e domina il lago artificiale di San Giuliano creando una cornice di notevole valore paesaggistico. Le pendici che scendono in direzione dell'invaso della diga di San Giuliano sono in gran parte rimboschite soprattutto da pini e cipressi (Pinus Halepensis e Cupressus Sempervirens) e in alcuni casi anche con piante di eucalipto nelle stazioni più a fondo valle. Il rimboschimento ha permesso alle essenze mediterranee di ricrescere e riformare in molte stazioni il bosco tipico mediterraneo composto da lecci e roverelle con sottobosco di lentisco, ginepro, fillirea, olivastro ecc. Il bosco originario è soprattutto presente al di sopra della linea isoipse di 400 metri, quindi sulle pendici a ridosso degli altipiani della sommità della collina. Questo intervento antropico è stato il risultato della famosa guerra del grano, lanciata dal regime fascista all'indomani delle sanzioni economiche decretate dalla Società delle Nazioni dopo l'invasione dell'Etiopia (o Abissinia) del 1936.