Situato a 2472 metri di altitudine, il colle è dominato a nord dalla Chenalette, a sud dal Mont Mort, ad occidente dal Pain de Sucre.
Il valico, a causa della sua posizione, è esposto a venti quasi incessanti e ad una temperatura che oscilla tra un minimo di -30°C ed un massimo di +19°C. La caduta di neve annuale raggiunge, e a volte supera, i venti metri.
Agli inizi, per salire al colle, esisteva solo un piccolo sentiero che fiancheggiava il bordo del lago.
Fin dai tempi dell‘Impero Romano, quando sul colle si edificò il tempio dedicato a Giove Pennino, il valico costituì un importante via di comunicazione attraverso le Alpi. Intorno al tempio romano sono stati scoperti degli edifici risalenti alla stessa epoca, sito archeologico noto come Plan de Jupiter.
Nel 1045, ad opera di San Bernardo di Mentone, si costruì sul colle un Ospizio gestito da una congregazione di canonici regolari, allo scopo di ricoverare, assistere e proteggere i numerosi viaggiatori, tra i quali i pellegrini che percorrevano la Via Francigena.
A partire almeno dal XVI secolo, i canonici dell‘ospizio allevavano grossi cani molossoidi, per la guardia e protezione dell‘Ospizio, ma anche per numerosi altri impieghi. L’utilizzo che li rese celebri nel mondo fu quello di ausiliari dei canonici nel tracciare la pista nella neve fresca, prevedere la caduta di valanghe, e ritrovare i viaggiatori dispersi col maltempo, o addirittura sepolti dalle slavine. A partire dall‘800, da questi cani si selezionò la razza oggi nota come Cane di San Bernardo.