La Civica Raccolta d’Arte nasce verso la fine degli anni Settanta del secolo scorso su iniziativa di alcuni appassionati d’arte collegati all’Associazione Pro Loco Medole. Essi fanno tesoro della consolidata tradizione di stretto rapporto con l’arte tenuta viva nel tempo da artisti del luogo, o vicini a Medole: esempi eccellenti di questo retaggio sono i Pesenti e i Chiaristi mantovani e milanesi della cerchia di Umberto Lilloni, il cui padre era di Medole.
Il sodalizio volontaristico Pro Loco, nel 1995, dona il patrimonio acquisito al Comune di Medole, per assicurarne la conservazione, la continuità e la fruibilità.
L’importante collezione della Civica Raccolta consta di un congruo numero di opere pittoriche, grafiche, incisorie e scultoree, prevalentemente di artisti mantovani; non mancano, tuttavia, altri rappresentanti che, dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri, si fanno testimoni delle più significative correnti stilistiche.
Le opere della collezione permanente annoverano firme di riconosciuti maestri quali Umberto Lilloni, Vindizio Nodari Pesenti, Carlo Zanfrognini, Alfonso Monfardini, Guido Resmi, Arturo Raffaldini, Giulio Perina, Giuseppe Lucchini, Aldo e Paride Falchi, Albano Seguri, Alessandro Dal Prato, Arturo Cavicchini, Oreste Marini, Carlo Malerba ed altri. Oltre a questi autori va segnalata la rilevante presenza femminile di pittrici della caratura di Mimì Buzzacchi Quilici e Nene Nodari.
La Civica Raccolta d’Arte, precedentemente collocata nel complesso della Torre Gonzaghesca, testimonianza ultima dell’antico "Castrum Medulae", dal 2019 ha una nuova casa, il prestigioso palazzo Ceni.
L’attività museale della Civica Raccolta d’Arte si distingue per il costante impegno nel presentare al pubblico esposizioni d’arte contemporanea e rassegne culturali, fondamentali momenti di ricerca e preziose offerte di partecipazione e cultura per le comunità locali e non soltanto.
È in una prospettiva di continuità di tale attitudine che, negli ultimi anni, le attività della Civica Raccolta d’Arte hanno generato, dalla cura delle numerose mostre, un corposo elenco di pubblicazioni.