Cirò, l’antica Psycròn, era un ricco feudo facente parte della Calabria Magnogreca sul versante ionico; nella sua prima forma era un borgo molto raccolto che si è poi esteso al di fuori della sua cinta muraria e del centro storico, ricco di scorci suggestivi.Il nome di Cirò è legato alla storia del vino che veniva offerto,nell’antica Grecia,ai vincitori delle Olimpiadi.Numerose le vestigia che la storia ha tramandato. Nel centro storico si erge l’imponente castello, in corso di restauro, con una rampa d’accesso che ha sostituto il ponte levatoio .Ha pianta trapezoidale rinforzato ai vertici da quattro torri differenti e con altezza diversa. Il bastione “cannone”,importante esempio di architettura medievale, risale al 1400. Lungo la cinta muraria si aprivano quattro porte di cui una è andata persa. Di notevole interesse storico-artistico sono le chiese che si incontrano lungo il percorso. Cirò ha dato i natali a Luigi Lilio ideatore della riforma del calendario gregoriano.