CIMITERO NAPOLEONICO

CIVITA D'ANTINO, L'AQUILA

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CIMITERO NAPOLEONICO
L'anno di costruzione si colloca nella prima metà dell'800,(1830-1840) tra la caduta di Gioacchino Murat (1815) e l'annessione del territorio al Regno d'Italia (1861) sembra ad opera dei locali aristocratici intellettuali: Domenico e Francesco Ferrante e del medico Domenico Morichini (chimico e Archiatra Pontificio). Il cimitero napoleonico è uno dei pochissimi esemplari nazionali di architettura cimiteriale, l'unico in Abruzzo, che risponde puntualmente ai rigidi canoni dell'Editto di Saint Cloud (emanato nel 1804 ed esteso ai territori italiani nel 1806); in particolare, la logica della sepoltura comune ed anonima dei defunti, senza nessuna lapide (almeno sino al 1893 per il primo sepolto straniero, l'inglese John Heugh avvenuta nel 1901); la presenza di un piccolo hortus con­clusus dedicato alla sepoltura dei non cattolici, vi sono conservate le ceneri del pittore svedese Anders Trulson (1874-1911), la struttura cimiteriale, ha una pianta rettangolare e un orientamento nord-sud.
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