La necessità di costruire un cimitero fuori dalle mura della città, determinata da motivi igienici e di decoro oltre che da disposizioni legislative, spinse l’ingegnere e architetto municipale di Verona, Giuseppe Barbieri, a presentare un progetto nel 1828.
Il sito prescelto fu individuato alla sinistra dell’Adige, al di fuori di porta Vittoria.
Il progetto, in stile neoclassico, prevedeva un ampio recinto quadrato di 182 metri per lato, con due emicicli posti a destra e sinistra dell’ingresso.
Il complesso è costituito da 4 edifici mediani detti Pantheon: l’ingresso, la chiesa, un famedio per i veronesi illustri e uno per i benefattori, collegati da portici e sostenuti da colonne doriche, nei quali si possono osservare numerose sculture funebri di pregio.
L’area interna è suddivisa in quattro settori dedicati alla sepoltura a terra.
Il cimitero, costruito dal 1829 al 1879, fu molto apprezzato per la sua grandiosità ed eleganza.