Il cimitero di Via Stacche è l'ultimo cimitero ebraico ad essere stato costruito a Rovigo, sorge a pochi metri dal cimitero cristiano della città, entrambi infatti sono stati costruiti ex novo quando le leggi vietarono di avere i cimiteri all'interno delle mura cittadine.
Questo cimitero è però il meno conosciuto in città, pochi infatti sanno della sua esistenza, racchiuso da spesse mura in mattoni e identificato da una facciata quasi anonima su una via periferica, al suo interno sono custodite circa 900 lapidi di semplici cittadini ed esponenti di riguardo della comunità rodigina ormai scomparsa. L'ultimo rito funebre risale infatti al 2014, della professoressa Dina D'Angelo, morta a 101 anni.
L'altro cimitero ebraico cittadino è invece quello di Via Mure Soccorso dove insistono almeno tre strati di sepolture avvenute nei secoli passati che contiene alcuni resti di storiche lapidi e dove sono affisse le targhe commemorative.