Attiguo alla più antica basilica ravennate, dal decimo secolo sorse un monastero benedettino, divenuto dal 1459 dei Canonici Regolari di San Salvatore, agostiniani, dall'affascinante storia. Fu infatti una delle più ricche e potenti abbazie ravennati. Ne tennero il governo importanti abati, a partire da Guglielmo che volle il pavimento della chiesa costruito nel 1213. L’elegante chiostro rinascimentale venne abbellito con un elegante pozzale, edificato nel 1577 mentre era priore generale Raffaele da Cento. Il pozzale è ornato da quattro colonne, due di marmo greco e due di marmo bigio e da quattro conchiglie angolari. Reca iscrizioni latine attorno al bacino e nelle cartelle della trabeazione. L’autore, Alessandro Corsi, che lo realizzò probabilmente con altre maestranze, replicò il pozzale a Cesena nel Monastero della Madonna del Monte.