Annesso alla chiesa di Santa Sofia, bene Unesco dal 2011, vi è il monastero -oggi sede del Museo del Sannio- costruito tra il 1142 e il 1176 dall'abate Giovanni IV, in parte con frammenti di quello precedente dell'VIII sec., distrutto dal terremoto del 986. La sua parte più notevole è il chiostro dalla struttura romanico-campana arricchita dal gusto arabo. È a pianta quadrangolare, composto da 15 quadrifore ed una trifora. Al centro del giardino un capitello incavato funge da pozzo. Le aperture del chiostro sono adornate da 47 colonne di granito, calcare ed alabastro, ciascuna con la sua caratteristica. Esse dimostrano il gusto creativo teso all'originalità dell'opera, tipico del tempo, come i capitelli ed i pulvini elaboratissi, sfaccettati con le figurazioni più impensate: fogliame, allegorie, figure umane e di animale, colte in momenti di vitalità e di forza, ad opera di tre monaci:il Maestro dei Mesi, Maestro dei Draghi e il Maestro della cavalcata degli Elefanti.