A Nord di Catania, su un altopiano lavico affacciato sullo Ionio, sorge Acireale, pittoresca cittadina ai piedi dell’Etna. Nacque come colonia greca, fu florida nei commerci, ma la sua storia fu tormentata da terremoti ed eruzioni. Acireale deve il suo aspetto attuale alla ricostruzione barocca del Settecento, avvenuta in seguito al tremendo sisma del 1693.
In Piazza Lionardo Vico, poco distante dal Duomo, si trova una piccola edicola che, assieme alla sua gemella, fa parte della serie di arredi urbani predisposti nell'Ottocento dal barone Agostino Pennisi di Floristella per adornare la piazza-giardino sulla quale affaccia il suo elegante, neoclassico, palazzo. Egli acquistò il terreno nel 1866 e poi lo donò al Comune: fu un patrizio di Acireale, latifondista, imprenditore e numismatico, per la sua vasta collezione di monete greco-sicule e romane.
Nella piazza si trova anche la Basilica di San Sebastiano, uno dei monumenti più importanti della città per la sua festosa facciata barocca, preceduta da una balaustra con 10 statue, per i suoi affreschi settecenteschi.
Il chiosco per molti anni fu utilizzato come edicola dei giornali, ma – essendo realizzato in legno - necessita di manutenzione costante. Le sue forme e decorazioni sono ispirate a un elaborato gusto orientaleggiante che ben si integra con la ridondanza decorativa barocca della vicina Basilica.
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