La prima testimonianza documentale della sua esistenza risale al 1695. La piccola chiesa appartiene alla famiglia Fiorentini. Proprio a devozione di Pasquale Fiorentini Senior e Junior è stato oggetto di restauri negli anni ottanta, ma oggi versa in condizioni critiche.
La chiesetta è circondata da un giardino. Dopo aver oltrepassato un cancello in ferro, una scalinata di pietra, in leggera salita, fiancheggiata da alberi, porta alla chiesetta. Il piccolo sagrato è racchiuso da una balaustra in pietra calcarea traforato.Il prospetto presenta una facciata, di colore rosso, che è semplice. lineare, con copertura a spiovente tronco, scandita da lesene laterali e stipiti della porta di accesso leggeremente aggettanti. Sulla porta d'ingresso è presente un'apertura circolare racchiusa da una inferriata a forma di Croce, che svolge la funzione di dar luce e creare la necessaria ventilazione di aria all'interno della chiesa. Al di sopra dell' oculo è presente la seguente iscrizione: Proprietà Fiorentini f.lli ed erede. La facciata termina con un piccolo campanile a vela.
Internamente la chiesa si presenta ad una navata con volte a botte, è grande e spaziosa e di una semplicità che non rivela uno stile particolare. Di particolare interesse è l'altare, che è poggiato sulla parete di fondo ed è sostenuto da due colonne lavorate. La parte frontale e sottostante l'altare presenta un'artistica lavorazione nella quale è incastonata l'immagine del Cristo risorto. Sull'altare sono presenti tre affreschi: quello centrale, più grande degli altri due, rappresenta la Madonna con il Bambino Gesù in grembo che stringe tra le mani una Croce, elemento che probabilmente ha dato il nome alla chiesa. L'affresco laterale sinistro raffigura un Santo con il volto chinato, nell'atto di scrivere su una pergamena, mentre sul lato destro è dipinto un altro Santo, probabilmente san Giuseppe, come si potrebbe dedurre dal fatto che stringe un giglio con la mano sinistra.
Sulla parete destra della chiesa si può leggere la seguente iscrizione: In memoria. In questo santuario di famiglia Fiorentini così prediletto dall'estinto fu tra le lagrime di tutti custodita nelle notte del 5 gennaio 1912 la bella spoglia mortale dell'adorato Pasqualino Fiorentini – tanto istruito negli studi severi classici – e di tanta ineffabile dolcezza di carattere morto a 21 anni non finiti e troncato senza pietà dalla volontà di Dio. Un anno dopo.
In passato la cappella era adibita al culto; attualmente il giorno 3 maggio di ogni anno, in ricorrenza della festa della Madonna della Croce, seguendo un'antica tradizione i gioiesi rendono visita all'icona della Madonna della Croce nella chiesetta a Lei intitolata, la quale viene aperta al culto e viene celebrata la messa con la partecipazione di numerosi fedeli. Un tempo al termine della celebrazione i fedeli intervenuti si trattenevano nella campagna circostante la chiesetta, per trascorrere la giornata all'aperto, nel bel mezzo della ridente primavera, e consumare un pasto all'aperto.