La chiesa di Santa Maria delle Grazie si trova sulla sommità di un colle ricoperto da folta vegetazione che domina il paese di Maglianello Alto. La sua costruzione è antecedente il XIV secolo e, nei secoli, è stata meta di pellegrinaggio dei frati del Convento francescano di Fonte Colombo in occasione della festa dell'Annunciazione. Essa è stata usata come luogo di culto fino agli anni '60 del novecento, per poi essere stata abbandonata a se stessa in un indegno e progressivo stato di degrado generale, aggravato dal crollo della copertura e da vergognosi atti vandalici.
Rappresenta un tipico esempio di architettura romanica dell'italia centrale, con pianta a navata unica e abside semicircolare centrale; lungo l'asse longitudinale della navata sono disposte quattro botole che danno accesso a una cripta sotterranea adibita nei secoli alla tumulazione di dignitari laici e, molto probabilmente, anche di civili. La sua principale caratteristica risiede nei meravigliosi affreschi absidali del XV-XVI secolo, arricchiti in modo magistrale da decorazioni a grottesca. Le figure dipinte rappresentano al centro Santa Filippa Mareri, Santa Barbara e Cristo in Croce, sormontati dal sole e la luna con un cielo al tramonto sullo sfondo e incorniciati da delicate decorazioni a grottesca e vegetali di vario genere. Ai lati sono rappresentati i quattro Evangelisti dipinti in quattro medaglioni; le decorazioni e le figure convergono al centro in un quinto medaglione con la colomba dello Spirito Santo. Le pitture sono esposte agli agenti atmosferici a causa del crollo della copertura avvenuta circa quindici anni fa, il che ha accelerato l'irreversibile processo di degrado causando l'irreversibile perdita di parte di questi affreschi. La chiesa è dunque un'importante testimonianza della storica realtà laica e religiosa del luogo, collegata in modo diretto alla storia francescana della Valle Santa, come le epoche passate hanno testimoniato.