La cappella di Sant'Eligio sorge lungo l'antica percorrenza di collegamento fra l'abitato del Poggio in Tovo San Giacomo e la frazione Bardino Vecchio, sulla sommità di una collina semicircondata da uliveti e da pineta. La chiesa è stata collocata dai costruttori al di fuori delle aree urbane delle frazioni limitrofe in posizione sommatale rispetto alla media Val Maremola, ed al tempo stesso ben visibile da ogni parte della valle. Attraverso le ricerche esperite negli archivi diocesani e parrocchiali è stato possibile rinvenire una sufficiente documentazione utile a comprovare l'epoca della realizzazione. Il Canonico Ambrogio Paneri nel suo Sacro e vago giardinello risalente al 1624 riporta nella medesima pubblicazione: V'e un 'altro Oratorio sotto titolo di sant'Alò che resta in strada andando verso Bardino quale è stato re edificato in honore di detto Santo sia S. Egidio et l'anno 1645 lì 14 Giugno fu comprovato il voto fatto da quella Comunità di festare il giorno di detto Santo Egidio et in detto oratorio in tal solennità celebrare come più a pieno dalli atti della Corte episcopale d'Albenga…. Le ricerche effettuate fra gli anziani del paese, alla ricerca di testimonianze orali hanno consentito di ricostruire gli interventi strutturali più recenti, che comunque risalgono agli anni 30. E' infatti datata fra il 1936 e il 1939 la costruzione della loggia esterna in cemento destinata al riparo dei fedeli nei giorni di pioggia, come ricordato dalle testimonianze di coloro che assisterono alla sua realizzazione. Secondo altre testimonianze separate e coincidenti fra di loro, riferite da parrocchiani nati fra il 1910 e il 1925 risulterebbe che la chiesa sia stata ampliata nel corpo centrale verso la metà dell'800 (all'incirca fra il 1830 ed il 1850) mediante la consueta forma di devozione popolare che prevedeva l'apporto manuale del materiale da costruzione, come tramandato oralmente.Non è stato possibile ricostruire quando l'originaria copertura in ardesia sia stata parzialmente sostituita dalle tegole, mentre ripetuti episodi di vandalismo accaduti ad inizio degli anni 80 hanno indotto a trasferire il simulacro di San'Eligio nella più protetta Cappella della Misericordia posta nell'abitato del Poggio, da dove viene trasferito solo in occasione della Festa.La chiesa è stata aperta al culto nel giorno della festività di Sant'Eligio che veniva fatto coincidere con la domenica dopo la Pasqua e in tale occasione sino agli anni 70 veniva mantenuta la tradizione della benedizione dei mezzi agricoli, poi sostituiti dai motocicli.
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