La chiesetta settecentesca, crollata a seguito di un terremoto e fatta ricostruire da don Agostino d'Errico a seguito di un voto per la moglie in fin di vita, divenne la cappella di famiglia dei d'Errico e successivamente anche una chiesetta aperta ai fedeli.
Annessa allo storico palazzo d'Errico, sede della nota Pinacoteca e Biblioteca (seconda raccolta d'arte privata del Meridione) dovrebbe essere ristrutturata e valorizzata maggiormente, per la sua gradevolezza ma soprattutto per il suo valore storico legato agli eventi dell'importante famiglia di patrioti e personaggi colti che tanto si prodigarono per le condizioni socio-economiche delle genti lucane.