Chiesetta votiva risalente al XV secolo che sorge sul colle morenico sovrastante le frazioni di Leonacco e Felettano, in comune di Tricesimo. Il presbiterio, preceduto da un arco trionfale a sesto acuto presenta una volta a crociera con vele ripartite da costoloni entro le quali sono affrescati degli angeli sorreggenti dei clipei con i simboli degli Evangelisti; ogni figura è circondata da un cartiglio riportante il nome dell'Evangelista, il luogo, la lingua di redazione e il prime parole del Vangelo di cui è autore. Gli affreschi, opera di maestri tolmezzini, sono stati realizzati poco dopo il rifacimento del presbiterio, nel 1498.
Sul fianco destro dell'edificio vi sono due finestre gotiche trilobate in pietra.
Il campaniletto a vela è un rifacimento del 1928, Il suo eccessivo peso è probabilmente la causa dei gravi danni subiti dalla facciata nel terremoto del 1976.
Fino al 1991-92 circa, all'interno della chiesa c'erano due opere d'arte che sono state rubate da ignoti, la più importante e preziosa delle quali era l'acquasantiera in pietra risalente al sec. XIII, probabilmente opera del bottega di maestro Giovanni da Gemona. Originariamente era stata il battistero di una chiesa ignota, ma in seguito (nel primo quarto del XVII secolo?) era stata collocata in questa chiesetta.
L'altra opera d'arte oggi scomparsa era la pala d'altare seicentesca nella quale erano raffigurati san Vito, in veste di soldato romano con mantello, libro e palma (sulla sinistra), e S. Bernardino da Siena con il saio francescano e il Monogramma del Nome di Gesù. Tra i due santi si vedeva uno squarcio di campagna e in alto la Madonna con il Bambino. La pala aveva una cornice e un paliotto ligneo laccato e dipinto in avorio. La presenza di S. Bernardino da Siena, santo insolito per il Tricesimano, sembra sia dovuta alla devozione di un membro della famiglia nobile Pavona, il cui stemma appariva nella precedente versione del dipinto, attestata nella Visita Pastorale del 1601.
Attualmente la chiesetta versa in un gravissimo stato di degrado e rischia di andare definitivamente perduta.