La chiesa fu edificata negli anni 1706-1720 sui ruderi dell'antico castello, prima longobardo e poi pontificio, ricordato in documenti del 793, del 940 e del 997.
L'edificio ricorda lo stile romanico, con copertura a capanna e meravigliosa volta di tufo locale. La chiesa fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1920, ridotta ad un cumulo di macerie e abbandonata. I lavori di ricostruzione, iniziati nel 1984, l'hanno riportata all'aspetto originario. Al termine dei restauri, il 22 maggio 2011 la chiesa è stata dedicata dall'arcivescovo di Lucca Italo Castellani a santuario della Madonna del Patrocinio.
Il 16 maggio 2009 presso i locali adiacenti alla chiesa è stato inaugurato il Museo dell'identità dell'Alta Garfagnana "Olimpio Cammelli" all'interno del quale sono conservati gli oggetti del lavoro di un tempo, ed è possibile conoscere la storia della ricostruzione della chiesa vecchia ad opera dei volontari e del parroco Alberto Bartolomei.
Il museo si trova sulla sommità di un colle, detto "Colle di Casa", da cui si può godere del panorama sul sottostante lago di Gramolazzo, sui paesi vicini e sull'Appennino Tosco-Emiliano. È ubicato a fianco della "Chiesa Vecchia".
Nel 1983 per volontà dell'allora parroco Don Alberto Bartolomei iniziarono i lavori di recupero della chiesa e della adiacente canonica, da anni in completo abbandono. Ai lavori presero parte numerosi volontari che in 28 anni di assiduo impegno hanno fatto rinascere il complesso
Nel Medioevo sul colle sorgeva il "Castello" e il "Paese Vecchio" di Gorfigliano. Questo sito alla fine degli anni '90 è stato oggetto di una campagna di scavi archeologici.
All'inizio del percorso espositivo, si trovano pannelli che illustrano la vita del paese di Gorfigliano, prima e dopo il 1900 quando iniziò l’escavazione del marmo, e molti sono gli oggetti dedicati a questa attività, che è sempre stata una importante risorsa economica per i locali. Ci sono attrezzi che un tempo venivano utilizzati dal riquadratore, dal minatore, dal fochino, dal filista, dal tecchiaiolo, dal lizzatore, specializzazioni dei cavatori in parte scomparse. Sono inoltre presenti attrezzi utilizzati in fase di lavorazione del marmo.
Sono anche esposti oggetti della vita contadina compresi macchinari per la coltivazione dei campi, per la lavorazione del foraggio, del grano, del granturco e delle castagne.
Due stanze sono dedicate agli antichi mestieri (fabbro, arrotino, calzolaio), alla pastorizia, alla vinificazione e alle attività domestiche (con un'ampia sezione dedicata alla filatura).
Sul fondo del corridoio di ingresso è collocata una gigantografia della "Chiesa Vecchia" (dedicata alla Madonna del Patrocinio) prima dell’inizio dei lavori di ricostruzione che testimonia come della chiesa rimanessero solo i muri perimetrali, tenuti assieme da una enorme edera.
Il museo infatti vuole anche essere un tributo ai tanti volontari, definiti dagli abitanti di Gorfigliano, "eroi", che si adoperarono con tenacia e passione per la ricostruzione del complesso monumentale posto sul "Colle di Casa". A questo scopo al piano superiore si può osservare un pannello che, in una sorta di puzzle, raccoglie decine di fotografie che testimoniano l'evoluzione dei lavori di ricostruzione nel tempo.
In una "sala video" è possibile conoscere la storia della ricostruzione della chiesa ad opera dei volontari.
Al piano superiore si entra nel "Mondo del Falegname" tramite una collezione donata al museo da Gianfranco Paolinelli Vitali. A fianco la biblioteca con sala riunioni.
(Da Wikipedia)
Foto mie e dal web