Il tavolato ligneo del soffitto a firma di Ciriacus Gravina datato 1799, interamente recuperato, così come il paliotto dell’altare, le maioliche che ora risplendono nella rinnovata pavimentazione, e la splendida balaustra della cantoria.
E, soprattutto, la grande tela del XVIII secolo all’interno del tavolato ligneo del soffitto, di autore ignoto, finora conservata presso la Certosa di Padula per evitarne l’abbandono, e restituita alla città di Avellino dopo un’attenta opera di restauro. Oggi infatti la Chiesa Oratorio della Santissima Annunziata si presenta intatta nel suo antico splendore, ma anche completamente rinnovata nella sua funzionalità.