Risale probabilmente alla seconda metà del VI secolo l’edificazione della Pieve di S. Quirico in Ambra, toponimo che nel XII secolo viene sostituito dal termine Capannole (come figura in un documento del 1104) per l’emergere nelle vicinanze di quel castello. L’edificio sacro occupa un pianoro della riva destra del torrente Ambra, a ridosso di un antico ponte del quale restano alcune tracce, sull’incrocio della maggiore viabilità di età romana, sia trasversale da Arezzo a Siena sia longitudinale da Chiusi a Firenze. In questo contesto era sorto in età romana un importante insediamento da identificare con la stazione stradale Umbro flumen, in base a quanto descritto nella Tabula Peutingeriana e nella Geografia dell’Anonimo Ravennate. L’edificio sacro, con asse sudest-nordovest secondo le direttive ambrosiane risalenti al IV secolo, fu probabilmente ricostruito o terminato in epoca longobarda e doveva presentare un impianto basilicale a tre navate e forse altrettante absidi semicircolari con cinque arcate a tutto sesto per lato. Nel XIII secolo la Pieve di San Quirico di Capannole comprendeva i popoli di ben nove chiese suffraganee. L’aspetto attuale della Chiesa è dovuto a due pesanti rimaneggiamenti, quello del 1787 nel corso del quale fu modificato l’orientamento, furono chiuse le navate laterali, e quella centrale fu trasformata, dall’Arciprete Parigi, in uno stile barocco pesantissimo. Mentre con l’intervento del 1928 la Pieve di San Quirico e Giulitta fu rifatta quasi ex novo dall’Arciprete Don Angelo Rossi, con facciata e campanile del tutto nuovi, aspetto che conserva tutt’oggi. Le opere pittoriche più significative che si conservano nella Pieve: • Madonna col Bambino in gloria e i Santi Teresa d’Avila, Ignazio di Loyola, Isidoro, Francesco Saverio e Filippo Neri, olio su tela 271x211 cm, di Francesco Curradi e bottega. • Sant’Antonio da Padova con Gesù Bambino, olio su tela 220x117 cm, Ignoto toscano della metà del XVII sec. • Martirio dei Santi Quirico e Giulitta, olio su tela 200x150 cm, Liborio Ermini (attribuito). • Annunciazione a San Giuseppe (sogno di San Giuseppe), olio su tela 240x170 cm, Ignoto toscano, ultimo decennio del XVII sec.
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