Le prime attestazioni documentali della chiesa risalgono alla seconda metà del Quattrocento, periodo in cui si trovava già in stato di degrado, adibita a stalla e a deposito di legna e letame. La chiesa è situata alle pendici del monte Rocchetta, in un luogo che vantava anticamente tre sorgenti d'acqua, di cui una ritenuta miracolosa per i malanni agli occhi. L'interno della chiesa è ad aula unica conclusa da un'abside rettangolare; dietro all'altare maggiore è presente un vano con funzione di sagrestia
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